Pseudonimo di Françoise Quoirez. Il nome Sagan fu scelto perché è quello di un personaggio della Recherche proustiana, la Principessa Sagan.
Figlia di una famiglia della media borghesia del sud-est della Francia che si trafserì nel periodo bellico a Lione e successivamente a Parigi.
Inizia giovanissima a scrivere, per la rivista Elle, dei brevi servizi dall'Italia, che avevano come titolo Buongiorno Napoli, Buongiorno Venezia, titolo che già richiama quello del suo primo grande successo come romanziere, Buongiorno tristezza. Con una vita molto sregolata, amante dell'alcol e delle macchine veloci, Françoise incarna tutta quella generazione di donne che hanno deciso di esibire la loro indipendenza e spregiudicatezza, anche attraverso la trasgressione e diventa ben presto un'icona degli intellettuali degli anni cinquanta e sessanta. Grandissimo il successo dei suoi romanzi, da alcuni dei quali sono stati tratti anche dei film. Autrice molto prolifica (più di 50 opere tra romanzi, sceneggiature e opere teatrali), ha vissuto i suoi ultimi anni dimenticata e in gravi difficoltà economiche. È morta in una clinica della bassa Normandia nel 2004.